Psicologo,Psicoterapeuta
Giocare d’anticipo nella gara
di corsa di 100 km
Psicologo, Psicoterapeuta
La 100 km inizia con il decidere di fare
tale impresa, con il credere di poterci riuscire, con il documentarsi su tali
competizioni, con lo stilare un programma di massima che possa permettere di
concludere tale gara, con il consultare diversi personaggi che hanno compiuto
tale impresa, con il rivolgersi ad un tecnico.
La 100 km non finisce all’arrivo ma con
l’assicurarsi di essere integri all’arrivo e nei giorni successivi.
Nella preparazione della 100 km non
bisogna tralasciare nessun dettaglio, è opportuno ascoltare i suggerimenti di
coloro che hanno già sperimentato tale evento sia per ciò che concerne la gara
che per quello che riguarda la preparazione.
Durante la preparazione è consigliabile
svolgere le sedute di allenamento della durata prevista nel proprio programma
di allenamento, così come è importante cercare di partecipare ad alcune gare di
lunga distanza quali le 50-60 km.
È importante avvicinarsi alla gara
continuando ad ascoltare i consigli di coloro che ci sono già passati, per
quanto riguarda, per esempio, la giusta alimentazione nel periodo precedente la
gara o il saggio recupero pregara.
Importante è anche sapere a cosa si può
andare incontro e come prevenire ciò, per esempio disidratazione, ipotermia,
ecc..
Durante la gara di 100 km è importante
seguire un approccio volto all’attenzione, all’autoconsapevolezza, all’ascolto
interno. Questo approccio
permette di giocare d’anticipo. Essere attenti ai minimi segnali, essere
consapevoli di quello che ti sta succedendo, ascoltare le proprie sensazioni,
permette di correre subito ai ripari, di aggiustare il tiro, di prevenire il
peggio.
In una gara lunga 100 km, la cui durata
massima prevista è di venti ore è importante valutare attentamente se la
propria andatura, in quanto se è un po’ più veloce di quella di cui ci si può
permettere potrebbe compromettere l’esito della gara. Importante è
l’attenzione all’abbigliamento più adatto in modo da non rischiare, per
esempio, un’eventuale ipotermia. Importante è prevedere l’uso della torcia
adeguata se si prevede di correre nelle ore notturne o comunque per tratti bui.
Per tutti questi motivi, quindi, è
consigliabile giocare d’anticipo, dunque non sottovalutare il minimo dettaglio,
perfino l’eventualità di rischiare di non trovare la propria borsa con il
cambio al punto previsto.
La gara inizia quando si considera di
voler e poter raggiungere un certo obiettivo.
Considerato che l’obiettivo è fattibile
si passa all’azione e cioè si stila un programma di massima che ti possa
permettere di raggiungere l’obiettivo stabilito.
È importantante anche stabilire degli
obiettivi intermedi che, per quanto riguarda il percorrere una competizione
di 100 km, potrebbero essere partecipazioni a maratone e ultramaratone ed
allenamenti prolungati di diverse ore.
Diventano importanti non gli obiettivi
intermedi ma quello finale.
È importante anche il periodo precedente
la grande meta nel quale si focalizza il più possibile l’obiettivo stabilito
mettendo da parte eventuali distrazioni o altri fattori che potrebbero
comprometterne la riuscita. (1)
(1)
Simone M., O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello
di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport,
Edizioni ARAS, Fano, 2013, PP. 125-127.
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Nessun commento:
Posta un commento